Jean Cocteau: il poeta, il testimone, l'impostore

Il 10 settembre l'apertura della mostra Jean Cocteau: il poeta, il testimone, l'impostore segna la ripresa dell'attività espositiva della Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). L'esposizione ospita straordinari prestiti da importanti collezioni pubbliche e private e vede, tra gli altri, il patrocinio dell'Ambasciata di Francia in Italia e del Comité Jean Cocteau di Parigi. La mostra si concentra sulla figura poliedrica del poeta francese che fu anche romanziere, saggista, critico, regista cinematografico, drammaturgo, disegnatore, pittore, sperimentando tutti i linguaggi che l'arte gli offriva. L'artista visse a cavallo tra la Belle Époque e l'età delle Avanguardie e di entrambe le epoche fu acuto e raffinato testimone, destando l'ammirazione di d'Annunzio. Sarà proposta una visione inedita della figura del poeta francese e verranno valorizzati gli importanti e poco noti rapporti tra Cocteau e l'Italia, ponendo l'accento sulle sue relazioni con molte personalità di rilievo nel panorama artistico e culturale della penisola.
L'esposizione è divisa in tre sezioni: la sezione Odisseo presenta alcune opere che, interpretate dal Cocteau critico d'arte, acquistano una nuova e avvincente chiave di lettura; la sezione Orfeo offre una selezione di opere grafiche, disegni e libri d'artista. L'ultima sezione, denominata Gli Argonauti, presenta opere di artisti contemporanei di Cocteau: Klinger, de Chirico, Picasso, Modigliani, Severini, Savinio, Morandi e Carrà.
Per ulteriori informazioni visitare la scheda tecnica della mostra.

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