Gong 2005

Tra gli universi musicali che ci circondano, probabilmente il più sconosciuto è quello della musica di tradizione italiana.
Due i gruppi in cartellone quest’anno: Baraban, la storica formazione lombarda presenta un repertorio musica che unisce la canzone popolare a quella di protesta e denuncia sociale e Massimo Ferrante, da anni regolare collaboratore di Daniele Sepe, ha iniziato da poco un’attività solistica e viene a farcela conoscere; partendo dalla sua Calabria Ferrante ci racconta del nostro Mezzogiorno attraverso brani tradizionali e di famosi autori del nostro Sud.
Da altri Sud vengono il pianista e compositore argentino Juan Carlos Caceres con il suo Tango Negro e Lao Kouyate, kora e voce, che presenta la tradizione dei cantori Griots. Dal Nord del pianeta invece due leggere deviazioni dal nostro abituale percorso musicale: Kimmo Pojhonen rivoluzionario iconoclasta della tradizione della fisarmonica e Howe Gelb cantore dei Desert States degli Stati Uniti.
La nostra abituale incursione nel mese di settembre in collaborazione con Settembre Musica è questa volta incentrata sull’India.
Programma dei concerti:
martedì 2 agosto: Juan Carlos Caceres - Tango Negro Trio (Argentina) con Il tango e l’Africa: le radici negre del ballo sudamericano
Venerdì 5 agosto i Baraban (Italia): la tradizione orale del Nord Italia e la canzone sociale nell’interpretazione di uno dei migliori gruppi acustici del nostro paese.
Martedì 9 agosto appuntamento con i Howe Gelb (Stati Uniti): il cantautore americano in un concerto in solo tra ballate e sperimentazione.
Venerdì 19 agosto Massimo Ferrante Quartetto (Italia) in U’Ciucciu: canti e danze della tradizione del Sud Italia.
Martedì 23 agosto Lao Kouyate (Senegal) con canti e tradizioni del repertorio Griots dell’Africa Occidentale.
Venerdì 26 agosto: Kimmo Pojhonen (Finlandia), l’affascinante mondo sonoro del "terrorista" della fisarmonica.
Uno sguardo all’India: India Nord & Sud: negli anni sul piccolo palco di Gong sono passati diversi importanti musicisti Indiani del Nord. Il programma di quest’anno prevede due gruppi, uno di tradizione Hindustani (Nord India) ed uno Carnatico (Sud India) con due concerti monografici ed una terza sera in cui i due artisti si incontrano per dare vita ad un raro jugalbandi (duetto) in cui due diversi linguaggi musicali cercano punti di contatto.
I gruppi invitati fano capo a due grandissimi artisti visti molto raramente in Italia: Ustad Shujaat Khjan (7 settembre) sicuramente uno dei più importanti musicisti della nuove generazioni in India, nonchè figlio maggiore del più grande sitarista del Novecento, Vilayat Khan e Vidwan Lalgudi J G R Krishnan in un quartetto comprendente sua sorella Lalgudi J Vijayalakshmi (6 settembre). Figli del più grande ed apprezzato violinista vivente dell’India del Sud, Lalgudi G Jayaraman, i due artisti rappresentano quanto di meglio esiste oggi nella tradizione violinistica fra le giovani generazioni. Il gruppo è completato da mridangam e ghatam (percussioni del Sud India).
Giovedì 8 settembre infine, serata conclusiva con Vidwan Lalgudi J G R Krishnan & Ustad Shujaat Khan.
Inizio dei concerti ore 21,30; ingresso libero. Per informazioni 011/4431704.

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